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LA LEISHMANIOSI DEL CANE

Dopo l’introduzione in Portogallo, Francia e Grecia e Spagna a partire dal mese di Aprile 2011 anche in Italia è disponibile il primo vaccino contro la Leishmaniosi del cane; si tratta di Canilesh® prodotto da Virbac.

Cenni sulla malattia

La leishmaniosi è una malattia sostenuta da protozoi del genere Leishmania; ha una vasta distribuzione che comprende Asia,Africa e America ed è ampiamente diffusa nei paesi del Bacino del Mediterraneo. In Italia colpisce prevalentemente il cane e l’uomo, raramente il gatto ed è causata da Leishmania Infantum.


 

 Modalità di trasmissione

La malattia si trasmette da cani (e gatti) malati a soggetti sani grazie a vettori ematofagi, i flebotomi(piccoli insetti che si nutrono di sangue;possono arrivare a coprire fino a 2 chilometri e la loro velocita' è di circa 1 metro al secondo). Non tutti i cani che vengono punti si infettano e non tutti i cani che si infettano si ammalano e mostrano sintomi; molto dipende dalla risposta del sistema immunitario dell’ospite. La trasmissione della malattia all’uomo avviene sempre tramite la puntura dei flebotomi.

Periodo di incubazione e sintomi più comuni

Nel cane la malattia si manifesta quasi esclusivamente nella forma generalizzata, detta anche «viscero-cutanea». Le forme ad esclusiva localizzazione cutanea, come nel bottone d’Oriente dell’uomo, sono rarissime ed anche in questi casi è stato possibile rinvenire i parassiti negli organi interni. Dunque la leishmaniosi canina è considerata una malattia viscerale in cui le lesioni cutanee sono una conseguenza della disseminazione del parassita (Slappendel et al., 1998).
Nonostante la presenza dei flebotomi nel periodo maggio-ottobre, la malattia non assume un carattere di stagionalità, in relazione al lungo periodo d’incubazione che, sperimentalmente, è risultato variare da un minimo di 1 mese ad un massimo di 4 anni.

La malattia presenta una varietà di sintomi molto ampia, quasi tutti aspecifici:

  • Linfoadenopatia generalizzata simmetrica
  • Lesioni cutanee
  • Pallore delle mucose
  • Perdita di peso
  • Febbre
  • Letargia
  • Anoressia (assenza di appetito)
  • Splenomegalia (ingrossamento della milza)
  • Insufficienza renale
  • Lesioni oculari
  • Epistassi (rinorragia:fuoriuscita di sangue dalle narici)
  • Artropatie

Protocollo vaccinale
Il vaccino è destinato a tutti i cani di età superiore a 6 mesi, sieronegativi, che vivono in aree endemiche.
I cani di età superiore a sei mesi devono essere preventivamente sottoposti a test sierologico.
I cani risultati negativi al test sierologico possono essere vaccinati.

Il ciclo vaccinale consiste in tre somministrazioni da effettuare a distanza di tre settimane l'una dall'altra per via sottocutanea; si procede poi a richiami annuali previa esecuzione del test.

L’immunità inizia a partire da quattro settimane dopo l'ultima somministrazione e dura per circa un anno.
Il rischio (probabilità) per i cani vaccinati di sviluppare un’infezione attiva è risultato 3,6 volte più basso rispetto ai controlli.
I cani vaccinati hanno una probabilità di manifestare la forma clinica di 3,8 volte inferiore rispetto ai controlli.
Cani Esposti: i cani che sono risultati positivi al test sierologico ma non presentano sintomi di malattia sono da considerare esposti (non malati) e vanno ritestati dopo tre mesi;
Cani Malati: i cani malati sono cani con qualunque alterazione clinico-patologica riferibile a Leishmania e nei quali sia dimostrabile il parassita o titoli anticorpali superiori a 4 volte il valore soglia.Questi non devono essere sottoposti alla vaccinazione.

Effetti collaterali
Il vaccino non contiene organismi vivi ma antigeni di superficie (esp) e quindi non è in grado in nessun caso di provocare la malattia; come nel caso di altri vaccini si può formare una piccola tumefazione ( con lieve dolorabilità alla palpazione) nel punto di inoculo che scompare spontaneamente in 2-6 giorni; sono possibili transitorie reazioni febbrili, apatia e disturbi digestivi che si risolvono spontaneamente.
Le probabilità di reazione allergica sono basse o comunque non superiori a quelle di altri vaccini.

Conclusioni
Data la notevole diffusione della Leishmaniosi nel nostro paese, la difficoltà nel curare la malattia e la natura zoonosica dell’infezione è consigliabile vaccinare tutti i cani sieronegativi di età superiore a sei mesi che vivono in aree endemiche per ridurre il rischio di sviluppare infezione in forma attiva con le relative manifestazioni cliniche.
Il vaccino non impedisce ai flebotomi di pungere il cane quindi la profilassi vaccinale va integrata con misure di prevenzione:

  • Evitare,per quanto possibile,di far dormire il cane all'aperto durante la notte,in particolare nel periodo che va da Maggio ad Ottobre;
  • Applicare zanzariere a maglia fitta (lato non superiore a 2mm) alle finestre e nei box dove i cani soggiornano;
  • Utilizzare prodotti antiparassitari adeguati (attivi anche sui flebotomi) sul cane e sull’ambiente dove lo stesso dimora.

Per ulteriori approfondimenti consultare i seguenti siti:
www.leishmania.org
www.virbac.it

 

 

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